Responsabile l'ANAS che non posiziona correttamente i segnali stradali - GMV Studio Legale

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Responsabile l'ANAS che non posiziona correttamente i segnali stradali

 


Qualora vi sia un’ipotesi di pericolo per la circolazione stradale, l’Anas deve collocare idonei segnali prima di ogni nuovo incrocio.


 
 

Nel caso in esame, un agente della polizia stradale alla guida di un’autovettura della polizia, mentre percorreva la strada statale 106 Ionica era entrato in collisione mortale con un autobus proveniente dall'opposto senso di marcia. I genitori e la sorella dell’agente avevano convenuto in giudizio l’ANAS, la proprietà dell’autobus e l’assicurazione di quest’ultimo, sostenendo che l’incidente fosse stato causato sia dall’eccessiva velocità dell’autobus, sia dalla negligenza dell’ANAS che non aveva segnalato, con appositi cartelli stradali, l’esistenza di lavori in corso per il rifacimento della carreggiata e l’ impossibilità di eseguire manovre di sorpasso.

La Cassazione ha ribadito che è oggettiva la responsabilità del custode per i danni cagionati da cose in custodia: infatti, per l'attore basta la dimostrazione del verificarsi dell'evento dannoso e del suo rapporto di causalità con il bene in custodia; sarà poi il custode (in questo caso ANAS) che, per escludere la propria responsabilità, dovrà dimostrare che si sia verificato un "caso fortuito", cioè un fattore estraneo imprevedibile ed eccezionale, idoneo ad interrompere il nesso causale.

La Suprema Corte ha evidenziato che, in ipotesi di pericolo, ivi compreso il caso di un cantiere stradale, i cartelli relativi alle norme di guida da tenersi, devono ripetersi ad ogni nuova inserzione stradale. Infatti, chi guida deve avere precise segnalazioni sulla condotta da tenere soprattutto se sussiste una situazione di pericolo.

Tra l’altro, in un caso di elevato pericolo, tale situazione dovrebbe essere indicata anche mediante l’installazione di coni o delineatori flessibili, al fine di rendere palese la non percorribilità della corsia chiusa.

 
 
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